La norma UNI 11894-1:2023 stabilisce ruoli e responsabilità per chi si occupa di installazione e manutenzione di porte, cancelli industriali, commerciali e da garage. La sua pubblicazione rappresenta un cambiamento significativo nel settore, introducendo principi che delineano in modo più chiaro le competenze e gli obblighi degli operatori coinvolti.
La norma riguarda l’installazione, la manutenzione e la riqualificazione di questi dispositivi, inclusi sia quelli manuali che motorizzati, conformi alla UNI EN 13241. Approvata dalla Commissione Centrale Tecnica dell’UNI il 16 dicembre 2022 e ratificata il 12 gennaio 2023, questa normativa è ora parte integrante del corpo normativo italiano.
Uno degli aspetti più rilevanti è l'introduzione del concetto di “modifica sostanziale”, che implica che chi apporta modifiche significative a una porta o cancello esistente assume il ruolo di nuovo fabbricante. Questo comporta nuove responsabilità, tra cui la redazione di un fascicolo tecnico e la verifica dei requisiti di sicurezza, in conformità con la UNI EN 12635:2009 e la UNI EN 12604:2021.
Con il termine “porta”, la norma include tutte le varianti e tipologie di porte, cancelli e barriere definite nella UNI EN 12433-1. Per “modifica sostanziale” si intende qualsiasi trasformazione che incida sui requisiti e sulle misure di sicurezza originarie, rendendo necessaria una nuova valutazione dei rischi. Tuttavia, la definizione di cosa costituisca una modifica sostanziale è complessa e, in molti casi, rimane a discrezione delle autorità nazionali di sorveglianza del mercato, un aspetto che rappresenta tuttora una criticità.
La norma evidenzia che modifiche che cambiano le funzioni o le prestazioni del prodotto possono introdurre nuovi rischi, richiedendo quindi un’attenzione particolare. Sebbene tali concetti fossero già noti e in teoria applicati, la formalizzazione nella UNI 11894-1 rappresenta un passo avanti nel rafforzare la regolamentazione e nel creare un riferimento normativo chiaro.
Nonostante queste premesse, permangono sfide legate alla mancanza di controlli regolari e alla diffusa improvvisazione nel settore. La speranza è che questa normativa contribuisca a una maggiore consapevolezza sull’importanza della sicurezza, riducendo i rischi derivanti da pratiche inadeguate o interventi non qualificati.
La norma segna una “rivoluzione apparente”: introduce regole che dovrebbero essere già patrimonio comune del settore, ma che necessitavano di essere codificate. Ora spetta agli operatori e alle autorità applicare con rigore questi principi, promuovendo un ambiente più sicuro e consapevole.